Musica e ricerca

Si avvicina il Natale periodo in cui, si sa, si possono ascoltare canti tradizionali, Gospel e chiara stella, avvolti dal tepore di una cioccolata calda. Ma quest’anno cosa ne sarà della musica Natalizia?

Abbiamo deciso di dedicare spazio alla divulgazione delle scoperte scientifiche sul rapporto tra Covid e musica, per informare e offrire spunti su come creare qualcosa di nuovo!

Il primo ci viene dal progetto Perform, supportato da Public Helath England. Il dottor Rupert Beale del Francis Crick Institute spiega che “cantare non comporta rischi aggiuntivi di trasmissione [del virus] rispetto a parlare”, e che “la diffusione maggiore di aerosol si ha quando si parla o canta ad alto volume”. Il dottor Julian Tang, professore associato onorario in scienze respiratorie presso l’University of Leicester, aggiunge che i rischi aumentano in presenza di gruppi molto numerosi e ambienti ristretti e poco ventilati, ma che la maggior parte delle particelle precipita entro pochi centimetri dal cantore. Jonathan Reid, professore di chimica medica presso l’università di Bristol, riporta come la ricerca scientifica lasci sperare di tornare a cantare e suonare in sicurezza, adottando le poche semplici misure preventive a cui siamo ormai abituati.

Tante quindi le note di incoraggiamento che ci regalano preziose indicazioni su come riorganizzare le nostre attività!

Pubblicato il 01/12/2020, 18:01