Contrasto alla povertà educativa

Siamo sempre in prima linea quando si tratta di educazione, anche questa mattina durante la tavola rotonda "Istituzioni e Fondazioni insieme nel contrasto alla povertà educativa minorile in Veneto", evento promosso dalla Consulta delle Fondazioni del Triveneto, Acri, Con i bambini e Openpolis.

Tra i temi e gli spunti di riflessione proposti non sono mancati i riferimenti alla qualità dell'insegnamento, soprattutto durante il periodo di didattica a distanza, ormai identificata con l'acronimo DaD. La regione Veneto, secondo le statistiche presentate, si posiziona tra le regioni che meglio hanno risposto alla crisi sanitaria, un dato incoraggiante del quale siano fecili di fare in qualche modo parte, essendo stati tra i primi a gestire l'insegnamento a distanza (in termini persino più rapidi rispetto al resto della scuola).

Guardando al futuro, tuttavia, è probabile che la DaD resterà una realtà per diverso tempo ancora, rendendo necessaria una maggior comprensione del processo didattico. "Già oggi", spiega Michele Bugliesi, "alcune lezioni frontali ex cattedra sono unidirezionali, poco stimolanti per gli studenti: queste lezioni possono essere rese fruibili in modalità a distanza, utilizzando invece il tempo in presenza in maniera più efficace e consapevole". Un punto di vista prezioso che anche noi cercheremo di sfruttare per aumentare la qualità delle nostre lezioni (sigh) a distanza, in attesa di poter tornare ad attività più tradizionali.

Pubblicato il 27/04/2021, 12:42